Museo Porziuncola Santa Maria degli Angeli

Nei locali sopravvissuti alla costruzione della grande Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, su iniziativa di alcuni frati all’inizio del Novecento, sorge il Museo della Porziuncola.

Lo scopo era quello di raccogliere in un unico ambiente le varie opere d’arte custodite, all’epoca, in diversi spazi del Santuario. In occasione del Giubileo del 2000, in particolare, fu allestito un percorso espositivo in ordine cronologico, secondo i canoni moderni, così da ripercorrere la storia della comunità francescana.

In base a una suddivisione tematica il museo è composto da sei sale espositive: la Porziuncola nel periodo pre-francescano, alle origini della spiritualità francescana, la Porziuncola durante l’Osservanza francescana, la Vergine Maria alla Porziuncola, la Basilica Alessiana, la parziale riedificazione del 1840 e l’Antico Conventino.

Tra le opere più significative della collezione possiamo citare il Crocifisso di Giunta Pisano, datato al 1236 circa, ritenuto il primo esempio di Crocifisso patiens in Italia in una croce monumentale. Il Cristo sofferente, con gli occhi chiusi e la testa reclinata sulla spalla, ha il corpo abbandonato al peso della morte. Un’altra opera degna di nota è la Madonna del Latte, pregevole scultura in pietra policroma databile alla fine del XIV secolo, in origine posta nel tempietto alla sommità della facciata della Porziuncola.

Preziosi paramenti liturgici, inoltre, arricchiscono il percorso. Un esempio ne è il dossale in terracotta invetriata realizzato da Andrea della Robbia intorno al 1475. Restaurato nel 1923 e utilizzato per mostre temporanee di arte sacra, oggi è visitabile anche il Conventino medievale, ovvero ciò che resta delle antiche celle dei frati. Tra queste, 17 sono intitolate a santi e beati che alloggiarono presso la Porziuncola.