Durante il Rinascimento, Assisi è governata da diverse signorie il cui dominio è caratterizzato da numerose lotte con le città vicine, con saccheggi e devastazioni.
Nonostante il periodo difficile, fioriscono comunque nuove opere e palazzi, splendidi capolavori dell’arte rinascimentale.
Dalla prima metà del Cinquecento, la città entra a far parte stabilmente dei territori dello Stato Pontificio e comincia così una nuova era pacifica.
Edificato per finalità pubblica, il palazzetto ancora oggi ospita servizi di informazione ed è sede per associazioni e attività di accoglienza, mostre ed esposizioni.
Presso Palazzo Bonacquisti è possibile visitare la mostra permanente “Il volto di San Francesco”, in continuo ampliamento con nuove opere iconografiche.
Presso Palazzo Bernabei è possibile ammirare una serie di affreschi, sculture e opere d’arte. Inoltre, all’edificio seicentesco è annesso il museo MUMA.
Palazzo Vallemani, ideato intorno al XVII secolo dall’architetto Giorgetti, è sede della pinacoteca e della biblioteca comunale di Assisi.
La Fonte Oliviera, tradizionalmente attribuita all’ingegno di Galeazzo Alessi, è una splendida vasca rettangolare a grandi volute e decorata con stemmi.
L’oratorio dei Pellegrini, costruito nel 1457 per volontà della confraternita dei santi Antonio Abate e Giacomo, è un capolavoro dell’arte rinascimentale italiana ad Assisi.