Nella pianura ai piedi della città, a 4,5 chilometri di distanza da essa, si trova il Santuario di Rivotorto.
L’imponente edificio, dedicato alla Vergine, fu innalzato per inglobare al suo interno un importante sito francescano, il Sacro tugurio. Francesco aveva scelto questa piccola contrada, fuori dalle mura della città, per vivere in preghiera e in povertà con i suoi primi compagni; è qui che nacque l’ordine minoritico e fu redatta la prima regola.
L’incarico di costruire una chiesetta a protezione del tugurio fu conferito nel 1445 a Francesco Saccardo. Nel XVI secolo, papa Sisto V volle realizzare un complesso più ampio, in sostituzione di quello esistente che si trovava in cattivo stato di conservazione. I lavori iniziarono nel 1600, sotto la direzione di fra’ Gesualdo, e terminarono quarant’anni dopo.
Secoli dopo (1853), un violento terremoto provocò gravi danni alla chiesa, che fu quasi completamente distrutta, a differenza del tugurio che rimase illeso. Sulle macerie fu eretto l’attuale santuario in stile neogotico, su disegno di Bernardo Tini.
La facciata, a capanna in pietra rosa del Monte Subasio, è divisa in tre parti da pilastri che inquadrano i tre portali e gli oculi. Nella parte superiore, il timpano è decorato da un mosaico raffigurante due episodi della vita di Francesco: la Visione del carro di fuoco e il Passaggio dell’imperatore Ottone IV. Sopra il portale corre un’iscrizione: “hic primordia fratrum minorum”, che indica il legame del sito con i frati minori (Conventuali) e una lapide, con una bolla di Benedetto XIV.
L’interno presenta tre navate divise da pilastri e un’abside poligonale dove è collocato, sopra l’altare, un crocifisso copia in dimensioni ridotte del Crocifisso blu, conservato nel Museo del Tesoro ad Assisi.
La navata centrale è occupata dal tugurio in pietra, che il restauro del 1926, operato in occasione del settimo centenario dalla morte di Francesco, ha riportato al primitivo aspetto, con l’eliminazione degli elementi aggiunti successivamente al XIII secolo, in particolare le decorazioni ottocentesche. Nella stessa occasione furono collocate sulle pareti dodici tele seicentesche dipinte dal pittore Cesere Sermei, che raffigurano episodi della prima comunità francescana in Rivotorto.
Altra importante opera, collocata sulla controfacciata, è San Michele Arcangelo in lotta con il diavolo, eseguita nel XVII secolo da Domenico Mattei: la tela, in origine ubicata nella Basilica di San Francesco, fu qui trasferita alla fine dell’Ottocento.
Audioguida: compresa nell’audioguida acquistabile presso lo I.A.T. in Piazza del Comune
Lingue audioguida: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo
Visite guidate: no
Servizi igienici: sì
Infopoint: no
Shop: no
Punti ristoro: no
Guardaroba: no
Accessibilità: accessibile
Orario invernale:
dalle 7:30 alle 19:00.
Orario estivo:
giorni feriali dalle 8:00 alle 12:15 e dalle 15:30 alle 19:30;
giorni festivi dalle 7:15 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30.
Attualmente il Santuario è chiuso per i lavori di restauro.
Biglietto: gratuito.
Via della Regola di S. Francesco, 2, Via Sacro Tugurio
Il Santuario di Rivotorto si trova a 4,5 chilometri dal centro storico di Assisi e a 2,8 chilometri dalla stazione ferroviaria di Assisi.
A piedi: l’edificio è raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Assisi percorrendo una via pedonale.
In bus: a soli 240 metri dalla fermata della linea C Rivotorto.
In macchina: ci sono diversi parcheggi vicini.