Affacciato sul versante meridionale del Monte Subasio, a un’altitudine di circa 800 metri sul livello del mare, l’Eremo delle Carceri è immerso nel verde del bosco di lecci, circondato da una serie di cavità naturali utilizzate come rifugio dagli eremiti.
Al tempo di Francesco era limitato a una piccola cappella dove il Santo si ritirava con i suoi primi compagni, alla ricerca del silenzio e della contemplazione.
Il posto, isolato e austero, nel corso del Trecento fu concesso ufficialmente ai francescani; tra il 1370 e il 1373, Paoluccio Trinci vi fece costruire le prime celle attorno alla Chiesa di Santa Maria.
L’attuale convento è frutto degli ampliamenti apportati da san Bernardino da Siena nel XV secolo, come attesta il monogramma presente sopra la porta d’ingresso al refettorio. Questo è decorato da un affresco raffigurante l’Ultima cena della fine del XVI secolo. Nel refettorio, inoltre, sono disposti alcuni semplici tavoli del 1400 e da qui si procede al piano superiore dove si sviluppa il dormitorio con le celle dei frati.
Il chiostro, di pianta triangolare a strapiombo sul fosso, è dominato da due pozzi e lateralmente si accede al convento e alla chiesa dedicata a Maria. Uscendo nel chiostro si entra nella Cappella di San Bernardino, che conserva sopra l’altare la Crocifissione e san Francesco della seconda metà del 1400. Accanto, nella cappella antica, si può ammirare sulla parete d’altare la Madonna col Bambino del 1506 di Tiberio di Assisi. A sinistra è ubicato il coro, con gli stalli in legno che risalgono al periodo di san Bernardino; a destra invece c’è una stretta scalinata che scende nella grotta di Francesco, divisa in due ambienti. In un vano è posto il letto in pietra di Francesco e nell’altro la celletta dove il Santo era solito predicare e meditare.
Uscendo dal convento ha inizio una suggestiva passeggiata che si snoda nel bosco. Lungo il sentiero è possibile visitare le grotte dei compagni di Francesco e la Cappella della Maddalena, nella quale si conserva la tomba di Barnaba Manassei, fondatore dei monti di Pietà, morto all’eremo nel 1477.
Hai bisogno di maggiori indicazioni sull’accessibilità del monumento? Abbiamo una sezione dedicata in cui trovare tutte le informazioni utili a persone con disabilità motoria per visitare Eremo delle carceri
Audioguida: compresa nell’audioguida acquistabile presso lo I.A.T. in Piazza del Comune
Lingue audioguida: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo
Visite guidate: sì, su prenotazione
Lingue visite guidate: italiano, inglese, francese, tedesco
Servizi igienici: sì
Infopoint: sì
Shop: sì
Punti ristoro: sì
Guardaroba: no
Accessibilità: accessibile
Orario invernale:
giorni feriali dalle 6:30 alle 18:00.
giorni festivi dalle 7:30 alle 18:00.
Orario estivo:
giorni feriali dalle 6:30 alle 19:00.
giorni festivi dalle 7:30 alle 19:00.
Biglietto: gratuito.
Via Eremo delle Carceri, 38
L’Eremo delle Carceri si trova a 4 chilometri dal centro storico di Assisi lungo la strada che sale alla sommità del Monte Subasio.
A piedi: l’edificio è raggiungibile percorrendo il sentiero numero 350 che ha inizio da Porta Cappuccini (lunghezza del tragitto 3,5 chilometri).
In bus: non ci sono mezzi pubblici che arrivano all’Eremo delle carceri; la fermata più vicina è a V. S. Carceri, linea A, a 3,5 chilometri di distanza.
In macchina: davanti all’ingresso dell’Eremo delle carceri ci sono diversi posteggi dove poter parcheggiare.