Dalla Piazza del Comune, risalendo la ripida via San Rufino, si giunge in breve nella parte alta della città: ripaga della faticosa salita la vista della splendida facciata della Cattedrale di San Rufino, uno degli esempi più significativi di architettura romanica in Umbria.
L’edificio primitivo, dimora delle spoglie del Santo martire, secondo la tradizione risale all’VIII secolo; nel 1029 il vescovo Ugone decise di ampliare la costruzione conferendole il titolo di cattedrale.
Nel XII secolo i canonici vollero innalzare una chiesa di dimensioni maggiori in una posizione retrostante rispetto all’originaria, in modo da ottenere uno spazio per il sagrato. Pertanto, la basilica ugoniana fu demolita e ricostruita, salvando soltanto la cripta, il chiostro interno e una parte della torre campanaria.
I lavori furono affidati a Giovanni da Gubbio e terminarono soltanto nel 1253, quando Papa Innocenzo IV la consacrò.
Nel 1541 l’architetto perugino Galeazzo Alessi fu chiamato a restaurare il complesso monumentale, che versava in cattivo stato di conservazione. L’architetto ne modificò completamente l’interno in forme rinascimentali e realizzò l’imponente cupola sopra la zona presbiterale.
La facciata è riccamente decorata da elementi vegetali, figure animali e antropomorfe, e si divide in tre parti: in basso si aprono i portali, nella fascia mediana i rosoni, di cui quello centrale, più grande, è sostenuto da telamoni ed è circondato dai simboli degli Evangelisti, mentre i due laterali, di dimensioni minori, sono affiancati da statue. In alto, infine, il timpano presenta un arco ogivale, in passato probabilmente impreziosito da un mosaico.
Accedendo all’interno della Basilica, si può ammirare sulla sinistra una cisterna romana del II secolo a.C. e una parte del muro di terrazzamento sopra il quale si innalzava il tempio della Bona Mater.
Sul lato opposto è collocato il fonte battesimale dove secondo la leggenda Francesco e Chiara ricevettero il sacramento; proseguendo lungo la navata di destra si trovano la Cappella del Sacramento e, più avanti, l’altare sovrastato dalla tavola dipinta da Dono Doni raffigurante Cristo in gloria tra santi. Il pittore assisiate realizzò anche la Crocifissione e la Deposizione, collocate sopra i due altari ubicati nella zona presbiterale ed eseguiti nel 1563.
Scendendo sotto il livello della chiesa è possibile visitare il basamento della cisterna romana, l’antica cripta ugoniana, il chiostro con il pozzo della mensa e il Museo Diocesano.
Hai bisogno di maggiori indicazioni sull’accessibilità del monumento? Abbiamo una sezione dedicata in cui trovare tutte le informazioni utili a persone con disabilità motoria per visitare Cattedrale di San Rufino
Audioguida: compresa nell’audioguida acquistabile presso lo I.A.T. in Piazza del Comune
Lingue audioguida: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo
Visite guidate: sì, possono essere richieste al Museo Diocesano
Lingue visite guidate: italiano, inglese
Servizi igienici: no
Infopoint: no
Shop: sì
Punti Ristoro: no
Guardaroba: no
Accessibilità: accessibile
Orario estivo e invernale:
dalle 7:30 alle 19:00.
Biglietto: gratuito.
Piazza San Rufino, 3
La cattedrale di San Rufino si trova nel centro storico di Assisi, a pochi passi dal parcheggio di Piazza Matteotti.
A piedi: l’edificio è facilmente raggiungibile da ogni punto della città.
In bus: a soli 160 metri dalla fermata della linea C in Piazza Matteotti.
In macchina: solo i veicoli autorizzati possono accedere al centro storico di Assisi.