L’Abbazia di San Benedetto (729 metri sopra il livello del mare) è ubicata a 6 chilometri da Assisi, immersa nel silenzio e nella natura del Monte Subasio; da qui si può godere di una splendida vista sulla città e sulla valle.
Il complesso monumentale è documentato per la prima volta in due atti di vendita datati 1041 e 1043, che attestano come nell’XI secolo esso fosse già stato ultimato e abitato dai monaci già prima dell’anno Mille. La struttura, insieme ad altre trenta tra chiese e cappelle della valle spoletina, apparteneva all’Abbazia di Farfa in provincia di Rieti, che acquistò fama e prestigio tra il IX e il XIII secolo grazie alla protezione imperiale.
L’Abbazia di San Benedetto, a sottolineare l’importanza del monastero, fu raffigurata da Giotto nella Basilica superiore di San Francesco, nella scena in cui il Santo dona il mantello a un povero cavaliere.
Passata ai monaci cistercensi, visse nel XIV secolo una fase di decadenza, provocata in parte dalle aspre lotte tra Assisi e Perugia: divenne infatti luogo abituale di ricovero per i fuoriusciti della città e fu più volte saccheggiata e distrutta.
Dalla seconda metà del Quattrocento alla metà del Seicento, l’edificio fu ceduto ai monaci azzurrini, poi passò alla congregazione di San Salvatore in Lauro e con l’Unità d’Italia, con la soppressione degli ordini religiosi, divisa tra privati.
Nel 1945 il priore benedettino Anselmo Job riacquistò ciò che rimaneva del monastero e intraprese un’opera di restauro, durante la quale fu riportata alla luce una cripta triastila più antica dell’abbazia stessa.
La struttura ipogea si compone di un vano con abside semicircolare e copertura a volta sorretta da tre colonne, poggianti sui resti di lastre perimetrali che indicano la presenza di un altare (quello attuale è di epoca recente). L’Abbazia di San Benedetto rappresenta uno splendido esempio di architettura romanica con pianta a croce latina, presbiterio sopraelevato e cripta cruciforme.
Ad oggi rimangono le mura perimetrali dell’unica navata, in parte rifatte alla metà del Novecento, e il tramezzo, preceduto da una scalinata che immette nel presbiterio. Al livello inferiore si trova un’ulteriore cripta rettangolare coperta da volte a crociera sostenute da otto colonne, collegate tra di loro da archi a tutto sesto.
Passeggiando tra i resti della chiesa e del monastero è possibile rivivere, come monaci dell’anno 1000, la pace e la tranquillità che avvolgono questo luogo.
Audioguida: no
Visite guidate: sì, su prenotazione alla mail alberto.cisco70@gmail.com
Lingue visite guidate: italiano, inglese
Servizi igienici: no
Infopoint: no
Shop: no
Punti ristoro: no
Guardaroba: no
Accessibilità: non accessibile
Visitabile su prenotazione.
Biglietto: gratuito.
Via San Benedetto, strada provinciale 251
L’Abbazia di San Benedetto si trova a 6 chilometri dal centro storico di Assisi, lungo la via omonima.
A piedi: l’edificio è raggiungibile percorrendo il sentiero numero 354 che parte dal centro storico di Assisi.
In bus: non ci sono mezzi pubblici per l’Abbazia di San Benedetto, ma è possibile raggiungerla in taxi.
In macchina: è possibile posteggiare la macchina davanti all’ingresso dell’Abbazia di San Benedetto.