La Piazza del Comune è un vasto spazio di forma allungata corrispondente alla terrazza centrale della città antica, un tempo dominata da un tempio e circondata da portici. Con la caduta dell’Impero romano, lo spazio libero fu progressivamente occupato da abitazioni private, salvo uno slargo a un trivio di strade. La rinascita della piazza è legata all’origine del Comune medievale, che stabilì la sua prima sede nella cella del Tempio di Minerva (1212). Le prime case furono abbattute nei disordini del 1198. Altri espropri avvennero nel 1228 e nel 1275. Nel 1881 la piazza raggiunse le dimensioni odierne con l’apertura della strada carrozzabile verso il monte.
Il lato orientale della piazza è dominato da una fontana monumentale circondata da balaustri. La vasca inferiore è divisa in nove lati e è ornata da tre leoni allusivi ai tre rioni urbani. Un balaustro centrale sorregge una seconda vasca circolare, che porta a sua volta un balaustro con una pigna. Già nell’anno 1303 si ha notizia di una fontana superiore del Comune. Nel 1467 fu ricostruita da Polimante di maestro Gentile, con tavole di pietra e colonnini e con gli stemmi di Paolo II Barbo e del Tesoriere pontificio. La fontana odierna fu ricostruita nel 1772 dallo scalpellino di Assisi Giuseppe Martinucci su disegno dell’architetto Valeri.