Il nostro itinerario inizia all’esterno dell’antica cinta muraria di Asisium, nella parte alta della città. Nei pressi di Porta Perlici si trova quanto resta dell’edificio ludico dell’Anfiteatro romano, riconoscibile nella particolare forma ellittica ricalcata dalle case di epoca medievale costruitevi sopra. Percorrendo via Anfiteatro Romano si possono notare delle arcate appartenenti all’antica struttura e, salendo la scalette alla fine della strada, si può ammirare dall’alto l’originaria arena, che oggigiorno ospita un giardino.
Poco distante, nel parcheggio sotterraneo di Piazza Matteotti, si possono intravedere un muro di sostegno appartenente al Circo romano, nonché il fondo di una piscina e una lunga galleria, chiamata Via Tecta. Questa permette di raggiungere, mediante un percorso che attraversa l’orto della Cattedrale di San Rufino, viale Galeazzo Alessi.
Non lontano da Piazza Matteotti troviamo, all’inizio di via del Torrione, quanto rimane di un grande mausoleo. La bizzarra struttura che ci si presenta davanti è l’interno della tomba romana costruita in calcestruzzo, spogliata del suo originale rivestimento in lastre di marmo, riutilizzate per la costruzione degli edifici circostanti. La sua presenza in quest’area è sicuramente dovuta al vicino Anfiteatro poiché, molto probabilmente, il sepolcro apparteneva a un esponente della ricca famiglia dei Petroni che finanziarono l’opera dell’edificio ludico.
Continuando a scendere via del Torrione, che mostra sul lato destro alcune arcate del Circo in una abitazione privata, si raggiunge Piazza San Rufino.
Arrivati in Piazza San Rufino ci ritroviamo subito nel centro storico della città di Assisi, in una delle piazze principali del periodo umbro-romano. La bellissima cattedrale dedicata al patrono della città racchiude al suo interno tracce dell’antico abitato umbro-romano.
Entrando dall’ingresso di sinistra, lungo la parete si apre una splendida cisterna a grandi blocchi di travertino che originariamente riforniva l’area di acqua proveniente dal Monte Subasio e ora funge da fondamento al campanile della chiesa. Sulla stessa parete, in alto a destra, si può leggere l’iscrizione che nomina la cisterna stessa, il circo e un arco di accesso alla città ricordando la costruzione di un tratto di mura urbiche ad opera dei magistrati locali.
Sono visitabili, acquistando il biglietto del Museo diocesano, anche la cripta della cattedrale e diversi ambienti che espongono, tra gli altri, reperti di epoca romana.
Scendendo per via San Rufino, al cui inizio è possibile scorgere un breve tratto di strada basolata, si raggiunge Piazza del Comune, sulla quale si staglia maestoso l’antico Tempio di Minerva. L’edificio mantiene l’originale facciata con colonne scanalate e capitelli di ordine corinzio, un vero gioiello di architettura romana conservato fino ad oggi. Al suo interno è da tempo ospitata la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, tuttavia, ai lati dell’altare è ancora possibile vedere il pavimento in porfido rosso della cella del tempio.
La Piazza del Comune già preannuncia, a un occhio attento, quanto nasconde sotto di essa. Una serie di linee bianche, infatti, riproduce sulla pavimentazione moderna le forme delle strutture appartenenti a quello che è conosciuto come il Foro Romano.
Dalla strada che scende verso la Basilica di San Francesco, via Portica, si accede, previo acquisto del biglietto di ingresso, al Museo del Foro romano e collezione archeologica che, oltre a esporre i reperti umbri e romani trovati ad Assisi e nel territorio circostante, permette di accedere all’area sotterranea. Vale la pena di immergersi nei poderosi resti dell’antica città di Asisium per provare a immaginare come poteva svolgersi la vita quotidiana dei cittadini di allora. In questo senso, due schermi lungo il percorso mostrano ai visitatori, con riproduzioni virtuali, lo splendore di un tempo.
Per concludere l’itinerario è possibile richiedere, con prenotazione al punto informazioni, la visita guidata alle Domus romane ritrovate sotto gli edifici della città. L’elegante Domus del Lararium è visitabile in via sant’Antonio, sotto palazzo Giampé, sede del commissariato, e vi lascerà a bocca aperta con la meraviglia dell’affresco romano in terzo stile pompeiano. La cosiddetta Domus di Properzio vi accoglierà, al di sotto della Chiesa di Santa Maria Maggiore o Santuario della Spogliazione in Piazza del Vescovado, nelle sue misteriose stanze affrescate e ornate da graffiti sibillini.