La cavalcata di Satriano, rievocazione storica che ricorda l’impresa dell’ultimo viaggio di san Francesco, si snoda lungo uno splendido itinerario tra i più bei borghi del Monte Subasio.
La cavalcata di Satriano è una suggestiva rievocazione storica che ricorda l’impresa dell’ultimo viaggio di Francesco, ormai morente, verso la sua città natale.
Dalle fonti francescane leggiamo che i cittadini di Assisi, sul finire dell’estate del 1226, messi al corrente delle ormai gravissime condizioni del Santo, afflitto da un male incessante agli occhi, inviarono una solenne delegazione di cavalieri per riportarlo in corteo ad Assisi.
Francesco e i cavalieri, lungo il tragitto, si fermarono presso Satriano, villaggio tra Assisi e Nocera Umbra. Affamati, cercarono qualcosa da comprare, ma tornarono a mani vuote; così Francesco li spronò a ritentare, senza vergogna, e domandare umilmente elemosina “offrendo come pagamento l’amor di Dio”.
La commemorazione dell’evento fu voluta nel 1926 dal podestà Arnaldo Fortini, che costituì nel 1923 la Compagnia dei Cavalieri di Satriano.
Ogni anno, il 31 agosto e il primo di settembre, il gruppo di cavalieri parte da Assisi con la benedizione del Sacro Convento, raggiunge il piccolo borgo di Satriano nei pressi di Nocera Umbra e torna nuovamente nella città serafica.
Attraversando tutte le tappe percorse dal Santo, ossia Armenzano, Pian della Pieve, Villa Postigano, la Romita di Nocera Umbra, San Leonardo, il corteo si snoda lungo uno splendido itinerario tra i più bei borghi del Monte Subasio.