L’11 e il 12 agosto si celebrano le feste in onore di san Rufino e santa Chiara, due figure fondamentali nella storia e nella cultura della città di Assisi. In questi giorni, si rende omaggio ai due Santi attraverso suggestive fiere e processioni.
Il patrono della città di Assisi, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, non è san Francesco, ma san Rufino, primo vescovo e martire della città.
Rufino, che nella prima metà del III secolo si trovava ad Assisi impegnato in attività di evangelizzazione, fu condannato a morte e, per ordine del proconsole romano, fu gettato con una pietra legata al collo nelle acque del fiume Chiascio, nei pressi del paese di Costano.
Il corpo venne poi trasportato ad Assisi per essere sepolto nel luogo dove ora sorge la Cattedrale, intitolata proprio a san Rufino.
L’edificio originale, risalente al 412, è stato poi sostituito nei secoli da altri due impianti. L’ultimo, quello visibile ancora oggi, è opera di Giovanni da Gubbio, databile al secolo XII.
La data di celebrazione del Santo è sin dal secolo XI posta all’11 agosto ma, in Assisi e nella diocesi, la festa di san Rufino è stata posticipata al 12 agosto in quanto l’11 si sovrapponeva ai festeggiamenti per santa Chiara.
Santa Chiara d’Assisi, nata nel 1191 e morta nel 1253, è fondatrice dell’ordine delle clarisse, il primo ordine femminile della storia della Chiesa.
San Francesco la fece dimorare nel Santuario di San Damiano, dove Chiara restò fino alla morte.
La base della Regola di vita santa Chiara è riconducibile al concetto di povertà assoluta, cioè il divieto di ogni possesso e l’obbligo a vivere in elemosina.
La Santa fu canonizzata nel 1255 e la festa in suo onore si celebra l’11 agosto, giorno della morte.
In questa occasione, Assisi le rende omaggio con numerosi festeggiamenti, sia liturgici che civili, tra cui immancabili sono la Processione, la fiera e fuochi artificiali. La festa ha come centro la Basilica di Santa Chiara, dove riposa il corpo della Santa.