Il tradizionale Piatto di Sant’Antonio si tiene ogni anno per mantenere viva la tradizione della festa di Sant’Antonio Abate. Durante i festeggiamenti viene offerto il Piatto di Sant’Antonio, un piatto tradizionale diventato simbolo della gratitudine al Santo per aver posto fine all’epidemia di peste.
Il tradizionale Piatto di Sant’Antonio si tiene ogni anno la domenica successiva al 17 gennaio, giorno in cui ricorre la festa di sant’Antonio Abate, patrono di contadini, allevatori e protettore degli animali domestici.
Il suo culto affonda le radici nel mondo contadino ed è molto sentito in tutta l’Umbria, tanto che in diverse città hanno luogo cerimonie e festeggiamenti dedicati al Santo.
Il tradizionale Piatto, che si svolge a Santa Maria degli Angeli, è legato a un episodio verificatosi tra il 1850 e il 1860, quando la città era un’importante stazione di posta sulla direttrice Roma – Firenze.
In seguito allo scoppio di una grave epidemia che fece ammalare molti cavalli, gli abitanti del luogo, preoccupati, si rivolsero allora a sant’Antonio Abate, protettore del bestiame, pregando i religiosi della Porziuncola di fare un Triduo in onore del Santo, di cui in quei giorni ricorreva la festa.
Ottenuta la grazia con la fine del morbo e scongiurato dunque il pericolo di morte, i cittadini ringraziarono festeggiando per le vie della città e distribuendo un pasto ai poveri, che da allora prese la denominazione di Piatto di Sant’Antonio.
Nel 1978 venne istituita l’Associazione di Priori che dal 1998 si chiama Associazione Priori Piatto S. Antonio Abate, il cui scopo è quello di mantenere viva la tradizione e perpetuarla alle future generazioni.
Le iniziative di avvicinamento alla festa prevedono l’apertura delle tradizionali taverne e la creazione di mostre e convegni collaterali all’evento.
I festeggiamenti del Piatto raggiungono il loro culmine la domenica con il raduno delle Prioranze e il corteo, la messa con l’investitura dei Priori entranti, la processione solenne per le vie del paese con la benedizione degli animali e il pane offerto dai Priori Serventi.
In occasione della festa viene offerto il Piatto di Sant’Antonio, un piatto tipico, molto più di una semplice pietanza: una storia, un simbolo, un sentimento che unisce un’intera comunità. Un piatto nato secoli fa, quale pranzo offerto ai poveri come ringraziamento a Sant’Antonio Abate per aver posto fine all’epidemia di peste sopra descritta.
Il Piatto, registrato e riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2017, si compone di rigatoni al sugo di carne, 4 salsicce di maiale arrosto, 2 polpette di carne in umido, 2 fette di carne di manzo o vitello al forno, un panino, una mela o arancia, acqua e vino.
Un piatto semplice, che sa di tradizione e che si può consumare in uno dei ristoranti aderenti all’iniziativa.