La Festa del Voto, ancora oggi particolarmente sentita e partecipata, si festeggia in memoria della liberazione del monastero di San Damiano e della città di Assisi dai saraceni grazie allo straordinario atto di fiducia di santa Chiara nei confronti di Gesù Cristo.
La Festa del Voto si festeggia ogni anno il 22 giugno, in memoria della liberazione del Monastero di San Damiano e della città di Assisi dalle minacce di invasione delle truppe saracene, grazie all’intercessione di santa Chiara.
La vicenda narrata nelle fonti francescane racconta l’episodio esaltando l’impareggiabile fiducia che la giovane donna aveva in Gesù Cristo, così tanta da permetterle di chiedere il suo aiuto affinché la città e i suoi abitanti venissero risparmiati dall’assalto nemico.
Dalle fonti storiche, sembra che la vicenda commemorata sia frutto della commistione di più avvenimenti accaduti tra il 1240 e il 1241, in un periodo alquanto turbolento e devastato da guerre per il dominio del territorio.
L’evento si ricorda a partire dal 1644, quando fu presentata la proposta nel Consiglio generale del Comune dal gonfaloniere Bernardino Locatelli e si svolge ancora con le stesse modalità.
Una solenne processione, a cui partecipano tutte le confraternite della città, parte dal centro storico della città per raggiungere la Basilica di Santa Chiara e concludersi al Santuario di San Damiano.
La festa fu soppressa nel 1860 alla chiusura delle corporazioni religiose, per poi essere ripresa nel 1923 grazie all’intervento del podestà Arnaldo Fortini.
Nel 1941 venne solennemente commemorato il settimo centenario della liberazione di Assisi.
La festa è oggi particolarmente sentita e partecipata.